Non ti butto, ma ti suono
Un paese appassionato alla musica con genitori che hanno a cuore la crescita della cultura musicale nei propri figli, ecco Villa Guardia.
Il nostro paese, attraverso l’istituto scolastico e le diverse associazioni, in questi anni sta facendo crescere la cultura musicale rivolgendosi soprattutto ai bambini ed ai giovani.
Come AGe stiamo portando avanti l’idea di istituire un indirizzo musicale presso la scuola secondaria di primo grado.
L’idea ha trovato la disponibilità del dirigente scolastico e già da quest’anno è stato potenziato l’insegnamento dell’educazione musicale. I ragazzi delle seconde e delle terze della scuola media Sant’Elia il 14 marzo hanno tenuto un concerto in sala consiliare, suonando in orchestra con i musicisti della Scuola di musica di via Europa Unita. Non solo flauto dolce, che troppo spesso viene banalizzato pur essendo uno strumento a fiato che si suona bene solo se si acquisisce una difficile tecnica esecutiva, ma anche percussioni, xilofono e tastiere.
Anche con la Filarmonica si è fatto un percorso musicale che ha riguardato i ragazzi delle medie. Lunedì scorso (21 marzo), invece, sono stati i più piccoli della primaria Don Milani a dare spettacolo con “Non ti butto, ma ti suono”, l’ultimo step del progetto musicale di quest’anno che ha coinvolto bambini e insegnati delle prime e delle seconde, sempre condotto con passione, entusiasmo e bravura dal maestro Michele Cappelletti. Il nuovo spettacolo di animazione musicale è piaciuto molto ai genitori, i bambini sono stati adorabili nel suonare la loro musica con materiale di riciclo come damigiane di plastica, bottiglie, bidoni, ma anche bastoni, scope, palloncini viola e spatole da muratori, in un cantiere particolarissimo sul cui cartello campeggiava un bel “S(u)ono musica”.
Uno strumentario Orff realizzato con fantasia e genialità. E coloratissime maracas, realizzate dai bambini di seconda con cucchiai di plastica e pallocini, e nacchere particolari, fatte dai bambini di prima hanno contribuito a raccogliere fondi da destinare al progetto di solidarietà, un leit motif che accompagna le attività che scandiscono il tempo scolastico dei bambini per aiutare chi è in condizioni meno abbienti.