SGUARDI 2018 – Nuove prospettive
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dal 18 al 25 novembre 2018 torna SGUARDI, la manifestazione voluta dall’assessorato ai servizi sociali e dall’associazione genitori di Villa Guardia, in collaborazione con la Scuola di musica e danza (sede dell’evento). Tanti gli interventi, uno l’intento: riconoscersi in prospettive altre.
Il senso profondo e lo spirito di SGUARDI è sempre stato, fin dall’esordio, quello di mettere insieme una pluralità di punti di vista sul tema dell’eliminazione della violenza sulle donne, che fossero propositivi, costruttivi… in una parola: creativi.

Preparativi in corso alla Scuola di Musica di Villa Guardia
Oltre alla denuncia dei continui, preoccupanti fatti di cronaca (abbiamo superato i 70 femminicidi dall’inizio dell’anno in Italia!) insieme alla consapevolezza del bisogno d’azione, SGUARDI punta l’attenzione sul valore dell’arte, delle arti, come strumento forte di partecipazione e messa in discussione e, quindi, come strumento di civiltà.
Ed ecco che la fotografia, la pittura, il teatro, la musica, il disegno, la scrittura e la lettura, il cinema e la danza ci vengono in aiuto per smuoverci dalle nostre certezze, interrogarci e avvicinarci un po’ di più all’altro, al diverso, a ciò che non conoscevamo.
Avvicinarsi per guardarsi meglio.
Guardare per vedere.
Vedersi e ri-conoscersi.
Va da sé che la proposta vale anzitutto per se stessi: ciascuno, in SGUARDI, è chiamato e chiamata a fare la propria parte, mettersi in moto.
Ma è altrettanto evidente che la proposta sia collettiva, civile e, quindi, politica: smuoversi dal pre-giudizio per muoversi a un agire nuovo.
Più consapevole.
Più rispettoso.
Più creativo.
Come recitava il sottotitolo dell’anno scorso: #RaccontiamoPerCambiareIlMondo.
IL PROGRAMMA DI SGUARDI 2018
Nel ricco e sfaccettato programma di SGUARDI 2018, che ci vedrà impegnati e impegnate soprattutto nel pomeriggio di domenica 18 novembre (dalle 14,30 alle 19,30 – ingresso libero e gratuito), ci sarà spazio e tempo per:
• Vedere esposto Il velo di maya, un progetto fotografico di Alle Bonicalzi che ha coinvolto 108 persone (uomini e donne tra i 4 mesi e gli 84 anni) che hanno raccolto la sfida/proposta di lasciarsi fotografare, bendati, sfocati.
• Assistere allo spettacolo teatrale Noi, il futuro, a cura di Sofia Longoni e dell’oratorio di Civello: storie di donne più o meno famose che hanno fatto la storia e, forse, nessuno lo sa.
• Partecipare a un laboratorio multimediale ancora con Alle Bonicalzi e Nicola Maria Lanni, dello studio allegropanico: si chiama Attraverso i tuoi occhi e consisterà in una doppia esperienza, foto-grafica, alla portata di chiunque sappia scrivere (dai 6 ai 106 anni).
• Giocare all’estrazione delle carte della libromante con Carla Giovannone, attrice e libraia, e Valerio Iannaco, cantante e insegnante alla Scuola di musica, e il suo team di interpreti: carte che cantano? Chissà! Venire e vedere per sapere.
• Condividere la visione di due proiezioni: il 18/11 alle 18,30 Il corpo delle donne, di Lorella Zanardo (2009), introdotto da Paola Minussi, musicista e presidente della Women in White – Society (WiWs) partner dell’evento anche l’anno scorso; il 25/11 alle 21,00 Pina, di Wim Wenders (2011), introdotto da Elisa Roncoroni, formatrce, insegnante Hatha Yoga e cantante membro delle WiWs.
IL CORPO CHE DANZA
E non è un caso che l’ultima parola, quest’anno a SGUARDI, sarà quella di una grandissima innovatrice, scardinatrice degli stilemi classici del teatro e della danza: Pina Bausch, colei che ha inventato il Tanztheater, il teatrodanza, dandogli letteralmente corpo e vita.
Un corpo potente, agente e in relazione: un corpo che parla e che insegna a chiunque che uno sguardo diverso sull’altro e su noi stessi è non solo possibile, ma doveroso e – soprattutto – valevole.
alle bonicalzi
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